CREDIT REPORT 2023
Overview mercato creditizio 2022 e previsioni 2023
24 MAX ha rilasciato il Credit Report 2023 che contiene un’overview del mercato creditizio nel 2022 e le previsioni per l’anno in corso. Nel Report vengono analizzati gli andamenti del mercato messi a confronto con i dati registrati dall’Ufficio Studi di 24MAX sulla base del transato reale. All’analisi quantitativa viene associata un’analisi qualitativa con l’identikit sociodemografico di chi richiede un mutuo.
ANDAMENTO MERCATO CREDITIZIO 2022
Nel 2022 la BCE ha applicato aumenti sui tassi di interesse che stanno proseguendo anche nell’anno in corso; l’ultimo lo scorso 2 febbraio quando il tasso base è stato portato al 3 per cento. Al contempo, la BCE ha annunciato nuovi interventi simili per i prossimi mesi, a ritmo costante, fino a quando non si tornerà a raggiungere un livello di inflazione nell’intorno del 2 per cento. Inoltre, le banche stanno adottando criteri più restrittivi per l’erogazione del credito. Questi interventi si riflettono sia sui tassi di interesse medi per nuovi prestiti alle imprese, sia sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni.
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di 24MAX, si osserva che la maggior parte dei mutui erogati ha come finalità l’acquisto; in lieve calo i mutui richiesti per le seconde case. Dopo la scorsa estate, l’interesse degli acquirenti si stava progressivamente orientando verso soluzioni quali tassi variabili a rata fissa, mutui variabili con CAP e mutui green per gli immobili di nuova costruzione o ristrutturati in classi energetiche efficienti (A o B), ma a fine anno il fisso è diventato simile al variabile causando una repentina inversione di tendenza a vantaggio del fisso.
SCENARIO ECONOMICO
L’economia globale continua a risentire dell’elevata inflazione, della forte incertezza connessa alla guerra in Ucraina e delle politiche restrittive delle banche centrali. Sul fronte previsionale, gli esperti hanno ridimensionato le stime di crescita del PIL per l’anno in corso, rivalutando al rialzo quelle relative all’inflazione nel biennio 2023-2024. Ad aggravare lo scenario, gli annunci del consiglio direttivo della BCE relativamente ad ulteriori aumenti dei tassi che verranno effettuati a un ritmo costante per favorire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo di medio termine. Nel nostro Paese, secondo i dati rilasciati da Banca d’Italia, i prestiti ai privati hanno rallentato, risentendo dell’indebolimento della domanda delle famiglie per l’acquisto di abitazioni e di una moderata restrizione delle condizioni di offerta. Per il 2023 si prevede un rallentamento del PIL, seguito da un ritorno alla crescita nel biennio successivo, a fronte di una contrazione dell’inflazione. L’incertezza connessa con la prosecuzione del conflitto in Ucraina e con le condizioni finanziarie più restrittive si ripercuotono sulla spesa per investimenti e sulle prospettive del settore immobiliare e creditizio. Anche i consumi delle famiglie – che nel 2022 hanno riflesso il ritorno alle abitudini di spesa precedenti la pandemia – nell’anno in corso risentirebbero con maggiore intensità degli effetti negativi dell’elevata inflazione e del deterioramento generale della fiducia.
ANDAMENTO MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE 2022 E PREVISIONI 2023
Negli ultimi anni il mercato immobiliare residenziale ha messo a segno risultati da record. Dalla seconda metà del 2022 si è iniziato a registrare un rallentamento che, secondo RE/MAX, proseguirà anche nel 2023. Si stanno dunque manifestando gli attesi segnali di una stabilizzazione dell’offerta a fronte di una domanda che risente del rialzo dei tassi di interesse. Per il 2023 non si prevede una vera crisi immobiliare perché, nonostante gli aumenti, i tassi di interesse sono a livelli ancora interessanti se comparati ai picchi raggiunti in anni passati. Il rallentamento previsto per il prossimo biennio presenterà grandi sfide, ma offrirà anche interessanti opportunità per investire nell’immobiliare. Questo perché sarà un mercato leggermente calmierato con condizioni più favorevoli per chi dispone di liquidità o ha la possibilità di accedere al credito. Secondo il gruppo immobiliare in franchising, infatti, il mattone si confermerà bene rifugio contro l’inflazione in un mercato più equilibrato in fase di consolidamento, con un minor numero di transazioni attese che tenderà a riallinearsi ai trend di crescita del 2019. Inoltre, si delineano nuovi desiderata tra i compratori, frutto dello scenario in cui stiamo vivendo. Da un lato, i rincari energetici hanno reso più appealing gli immobili green con prestazioni efficienti e sostenibili. Dall’altro, lo smart working, diventato ormai strutturale, determina un interesse crescente per la connettività che deve essere garantita per rete fissa e mobile. La ricerca di immobili con specifici requisiti sarà uno dei fattori che sosterrà le compravendite immobiliari, così come gli investitori esteri interessati al nostro Paese.
IL TRANSATO DI 24MAX NEL 2022
Nel 2022 l’erogato di 24MAX è cresciuto del 14%, passando dai 142 milioni di euro del 2021 a 162 milioni; parallelamente la società ha messo a segno interessanti performance anche nel comparto prestiti, polizze e cessioni del quinto, in aumento rispettivamente del 24%, 16% e 7%. In crescita anche il fatturato, che nel 2022 si aggirerà attorno ai 4 milioni di euro e che raggiunge quota 4,5 milioni sommando il fatturato delle polizze, segnando complessivamente un +20% rispetto all’anno precedente. Nel 2022 le pratiche accese dai Credit Specialist di 24MAX sono state quasi 2.022, per un valore di circa 260 milioni di euro, di cui 1.206 già erogate per mutui dell’importo medio di € 121.802 di cui il 64,23% a tasso fisso, il restante a tasso variabile. Aumenta anche la capillarità di 24MAX con l’ingresso di 31 nuovi mediatori che portano il network a quota 118 Credit Specialist, con l’obiettivo di raggiungere i 140/150 collaboratori entro fine anno. Per il 2023 il target è superare la soglia dei 200 milioni di erogato, puntando, da un lato, sulle linee di business prestiti e cessione del quinto, e dall’altro, su nuovi strumenti in grado di rendere la rete sempre più efficiente. Tra questi una nuova App finalizzata a rendere sempre più efficace la comunicazione e la collaborazione tra agenti immobiliari RE/MAX e Credit Specialist 24MAX.
PREVISIONI MERCATO CREDITIZIO PER IL 2023
Il biennio 2020-2021 è stato caratterizzato da un dinamismo fin “troppo esuberante”, frutto di un mix di ingredienti ormai noti, a partire dai tassi ai minimi storici unitamente alla rilassatezza delle banche rispetto ai requisiti richiesti per ottenere un mutuo, fino alle agevolazioni governative e alle nuove esigenze abitative nate dalla pandemia. Per il 2023, secondo le analisi svolte dal Centro Studi di RE/MAX Italia, si prevede una contrazione del transato di circa l’8/9% rispetto al 2022, ma con un numero di compravendite superiori al 2019. L’andamento del real estate residenziale, ovviamente, avrà ricadute sul mercato creditizio. Secondo 24MAX la contrazione prevista per il mercato immobiliare implicherà ovviamente una leggera riduzione dell’erogato da parte delle banche. Per il primo semestre 2023 sono previsti nuovi aumenti da parte della BCE con ricadute sull’economia delle famiglie con mutui a tasso variabile. Uno scenario che sta favorendo un ritorno al tasso fisso, come confermano le analisi dell’Ufficio Studi di 24MAX, che congela le condizioni allo status quo, probabilmente per rispondere anche a una necessità emotiva di chi accende un mutuo.
La lettura dell’economia europea rimane complessa, in quanto soggetta a forze opposte e asincrone; le proiezioni presentate sono quindi soggette a un’incertezza eccezionalmente elevata, associata all’andamento dei prezzi e della disponibilità di materie prime, all’evoluzione del commercio internazionale, nonché alle ripercussioni della fase di restrizione monetaria a livello globale.
IDENTIKIT SOCIODEMOGRAFICO
Dall’analisi del transato di 24MAX, il 46,6% di chi ha richiesto un mutuo nel 2022 è coniugato. Il 42,5% è single, con una prevalenza degli uomini (58,7%) sulle donne (41,3%), sostanzialmente stabile nel corso dell’anno. In calo le richieste di separati e divorziati, che scendono al 7,4% rispetto al 9,8% del 2021. Stabile nel corso dell’anno anche la richiesta dei conviventi, che rappresentano il 2,1%, e dei vedovi, che si attesta all’1,4% dopo la riduzione di quasi un punto percentuale registrata rispetto al 2021.
Analizzando il panel per fasce d’età, i dati raccolti da 24MAX evidenziano una sostanziale parità tra la fascia 35-44 anni e 25-34 anni che quotano rispettivamente il 30,5% e il 30,3% su base annua, con una crescita di circa 5 punti percentuali della categoria dei più giovani, che nel 2021 si attestava al 25,1%. In leggero aumento anche le richieste di mutuo da parte dei giovanissimi (18-24 anni) che raggiungono il 3,1%, e della fascia 45- 55 anni che rappresenta il 21,1%. In diminuzione di 4 punti percentuali gli over 55 che si attestano al 14,9%.
L’Ufficio Studi di 24MAX fornisce anche dati inerenti alla tipologia di contratto lavorativo di chi ha acceso un mutuo nel corso del 2022. La netta maggioranza (78,1%) sono lavoratori a tempo indeterminato, seguiti dalle partite IVA (8,3%). In calo di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2021 il dato relativo ai lavoratori a tempo determinato (4,7%) e dell’1,7% quello dei pensionati (5,1%).
Analizzando complessivamente le pratiche raccolte dal network di 24MAX nel 2022, il 97,2% si conferma destinato all’acquisto della prima casa; esigua la percentuale di mutui richiesti per l’acquisto di una seconda casa, che rappresentano solo il 2,8%.
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